CHIERICHETTI

A SANT’ILDEFONSO

Dalle origini a oggi
I “Ministri all’altare” della Parrocchia di Sant’Ildefonso sono un gruppetto storico che ha origine già all’inizio degli anni ’60, quando ancora la Santa Messa si celebrava in latino.
Il gruppo è costituito attualmente da circa 15-20 tra bambini e adulti – dagli 8 agli 80 anni! – che si mettono a servizio dei sacerdoti e dell’assemblea durante le celebrazioni eucaristiche, feriali e festive. La partecipazione al gruppo è diventata negli anni anche una preziosa occasione di amicizia e di educazione e crescita personale.

Più vicini a Gesù
“Ministri all’altare” è una bella espressione con cui la nostra parrocchia definisce per consuetudine i “chierichetti”: ci ricorda che sono “ministri” in quanto servono, ordinano e aiutano i sacerdoti durante la Messa ma, al contempo, trovandosi vicini “all’altare”, sono anche più vicini a Gesù e in amicizia con Lui.

Un’occasione di amicizia
Nell’amicizia con Gesù si rafforza anche l’amicizia tra i membri del gruppo
, dove ciascuno risponde a una chiamata personale. Non bisogna dimenticare che dal lavoro di preparazione e allestimento delle funzioni religiose, anche le più solenni e complesse, nasce sempre qualche occasione per vivere insieme momenti di svago e di convivialità. Qui si impara anche che se capita di sbagliare o dimenticare qualche gesto durante la celebrazione, non bisogna avere paura ma – come accade nella vita – andare avanti con fiducia.

Per la vita
I più grandi aiutano i più giovani, e i ragazzi aiutano i bambini, in una dinamica che è molto evidente per chi partecipa alla Messa dall’assemblea e li guarda muoversi all’altare e a fianco dei sacerdoti. Inoltre, a quanti per svariati motivi non riescono a rimanere fedeli a questo servizio parrocchiale, si ricorda sempre che “non si smette mai di servire”, perché Gesù non chiude mai la sua porta… anche in vacanza o altrove, insomma, si può continuare a essere vicini a Gesù in questa modalità, perché quello che si è imparato sull’altare non si perderà per tutta la vita.

Referenti e contatti

Per entrare a far parte del gruppo Ministri all’altare occorre seguire un breve percorso di introduzione ai simboli e ai gesti da compiere durante la Messa, un corso che dà anche ragione di tali gesti e introduce al significato del silenzio e dell’ascolto. Si tratta di una vera e propria educazione che non è fine a se stessa, perché insegna anche un’attenzione reciproca nella realtà quotidiana.

Il percorso di introduzione è previsto il sabato pomeriggio e coinvolge anche le famiglie dei bambini.
Il prossimo incontro è fissato per sabato 14 gennaio alle 15.30, con ritrovo davanti alla chiesa di Sant’Ildefonso.
Il riferimento educativo per i Ministri all’altare è Antonella Ferrario.

Per avere tutte le informazioni e per offrire la propria disponibilità, scrivi una mail a parr.santildefonso@tiscali.it

Testimonianze

“Posso dire che essere un punto di riferimento educativo per i Ministri all’altare in questi anni mi ha aperto il cuore perché mi ha consentito di stare di fronte a realtà molto diverse, sia per età sia per esperienza. Quando serviamo all’altare insieme, sentiamo di condividere un’esperienza forte, anche se facciamo dei piccoli gesti, apparentemente molto semplici: abbiamo però la sensazione di vivere la comunità di Gesù nella forma più piena e più intensa, di intraprendere un cammino che parte proprio dalle origini della Chiesa.”  

Antonella (60 anni)

“A gennaio inizierò il percorso per diventare Ministro all’altare, cui mi ha invitato Antonella. Non vedo l’ora perché sono molto curioso: ne ho sentito parlare dai miei amici come una cosa bella e come occasione per fare nuove amicizie.” 

Carlo (8 anni)

“Sono Ministro dell’Eucarestia in questa parrocchia dall’inizio e non ho mai perso l’entusiasmo per questo servizio perché ho sperimentato che in questo modo imparo anche a servire il prossimo. Penso che questa esperienza aiuti a diventare cristiani anche nel cammino della vita e ci insegni a darne testimonianza.” 

Sergio (73 anni)

Come Mamma di una ministra, mi sento orgogliosa di mia figlia quando vedo che fa il possibile per rispettare l’impegno che ha preso, perché fra le varie attività, la scuola e i compiti, ha deciso di dedicare del tempo a servire messa, capendo l’importanza di mettersi a disposizione di un gesto che ha un significato profondo

Mamma di Chloè

“Mi ‘hanno chiesto di fare la Ministra quando avevo nove anni e io ho sinceramente risposto di sì ‘perché volevo provare’, perché a quell’età non si ha la consapevolezza delle proprie decisioni. Ho iniziato ad apprezzare quello che facevo solo dopo, quando ho capito di aver trovato in quel gruppo una seconda famiglia.”

Giulia (12 anni)