Pellegrinaggio Terra Santa, 27 Dicembre 2022 – 3 gennaio 2023

 Il Viaggio in Terra Santa è un’esperienza che ogni Cristiano dovrebbe fare almeno una volta nella vita. È lo Spirito Santo, infatti, che chiama a Gerusalemme, come insegna San Paolo e come ricordava il cardinal Martini. Per me è stato il terzo pellegrinaggio nella Terra di Gesù:  l’emozione è sempre la stessa, ma l’esperienza è stata più intensa. Camminare nei luoghi dove Gesù è nato, ha amato, ha insegnato, ha compiuto miracoli, ha sofferto, è morto ed è risorto è qualcosa che non si può esprimere in poche parole; è un’esperienza da vivere.

Sono stati tanti i luoghi santi che ci hanno fatto rivivere le parole del Vangelo: Nazareth, il santuario della Natività, il Lago di Galilea, il Santo Sepolcro… Al fiume Giordano, dove Gesù è stato battezzato da Giovanni il Battista, abbiamo rinnovato le promesse battesimali, confermando la nostra scelta convinta di seguire Gesù, nostra via verità e vita, e ci siamo impegnati a testimoniare la nostra fede agendo sempre con carità. Mi ha colpito che il fiume Giordano, che immaginiamo limpido e vivo ai tempi di Gesù, oggi appaia piccolo e fangoso, come se che in oltre 2000 anni avesse realmente lavato via il male degli uomini, dell’intera umanità.

Abbiamo vissuto anche tanti incontri, come quello con la comunità dei Melchiti, una chiesa cattolica dal rito greco, con molti punti di contatto con il rito ambrosiano. Don Antonio ed il sacerdote Melchita hanno concelebrato la messa del 1 gennaio in parte in arabo ed in parte in Italiano. Siamo anche stati accolti in Patriarcato a Gerusalemme da mons. Pizzaballa che, dall’esperienza dei suoi 25 anni in Israele, ci ha raccontato di una terra di continui scontri, dove l’identità di ognuno dipende dalla religione della famiglia di appartenenza e dove sanità e diritti sociali sono privilegio di pochi.