…IN VISTA DELLE ELEZIONI EUROPEE 2024

 

“Noi cristiani vorremmo essere cittadini di un’Europa protagonista nell’opera di pace e di sviluppo dei popoli, vorremmo coltivare e tenere vivo il sogno dei padri fondatori, per evitare che la cultura europea sia impostata sul mero individualismo, sugli imperativi del mercato, sugli egoismi nazionali. Perciò sentiamo il dovere di vivere anche l’appuntamento elettorale di giugno con responsabile partecipazione”.

Suona così l’appello del nostro Arcivescovo che invita donne e uomini a riscoprire e ravvivare il sogno dei padri – e delle madri – fondatori dell’Unione Europea, un sogno che pone al centro il bene comune, la solidarietà e il progresso condiviso.
Tutte le persone di buona volontà sono dunque chiamate a partecipare al voto l’8 e il 9 di giugno: è un gesto importante proprio in questo tempo in cui astenersi pare essere l’opzione migliore per molti cittadini. Astenersi dalla politica, dall’impegno, dalla solidarietà.

Anche se è vero che la democrazia non porta necessariamente alla pace, è altrettanto vero che senza democrazia non c’è pace e per questo abbiamo il dovere civico di andare a votare, per sortire insieme da questo tempo inquieto, incerto, “intranquillo” ed essere in grado di affrontare – come richiamato nel documento del Consiglio Pastorale Diocesano – le grandi sfide, come: “questione demografica, disuguaglianze da sanare, diritti da garantire, fenomeni migratori da affrontare insieme, ambiente da tutelare, rivoluzione digitale da governare, una politica estera di cooperazione e di pace sulla base del diritto internazionale”.

L’Europa è un progetto per tanti versi ambizioso, soprattutto perché propone un’idea di convivenza originale, capace di superare perimetri e confini. E’ un progetto di pace che sfida gli egoismi – e tutti gli “ismi” del nostro tempo  – e propone un modo diverso di immaginarsi popolo, un modo di vivere e declinare nel quotidiano la fraternità e la democrazia.

Come comunità cristiana possiamo portare il nostro contributo al processo europeo e possiamo farlo farlo costruendo spazi di dialogo e incontro, perché la nostra casa comune europea sia custodita con cura, ricordando che quello che a noi oggi pare un diritto un po’ scontato – poter votare – è una grande conquista e un dovere a cui non possiamo rinunciare. Qualcosa da cui non possiamo astenerci.
Buon voto!

Link al messaggio dei Vescovi Lombardi

 

Link al messaggio del Consiglio Pastorale Diocesano

 

Tony Lagrotteria, 

Segretario Generale ACLI Lombardia e Capo Gruppo Scout Agesci Mi9